."Se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente,

presto il poco diventerà molto"...

[Esiodo, Le opere e i giorni, VIII sec. A.C.]

venerdì 8 giugno 2012

Risparmiare nella scuola:ecco la spending review

Ormai siamo abuituati a vedere tagli indiscriminati nei confronti della scuola. L'Ialia ci ha abituati a vedere la scuola come una sorta di tesoretto al quale accedere ogniqualvolta "servono soldi" e dunque è necessario risparmiare!

Nel piano di Giarda sulla spending review emerge infatti una sorta di volontà di tagliare ancora nella scuola. Il ministero dell'Istruzione ha previsto una rimodulazione della spesa pubblica per la scuola in otto mosse. Oltre a quanto anticipato  alcuni giorni fa da Repubblica, il governo sembra intenzionato a mettere mano anche al sostegno, agli organici, al dimensionamento delle istituzioni scolastiche e alle assegnazioni di fondi alle scuole, attraverso un budget che tenga conto anche dei risultati.
Istruzione, otto mosse per risparmiare ecco la spending review per la scuola

Organici. Dopo la cura da cavallo imposta dalla Gelmini (131 mila posti di docente e Ata in meno in tre anni) si profilano ancora tagli al personale. Attualmente, il rapporto alunni/posti di docente è pari a 12,5. Ma in diverse regioni meridionali - Calabria, Sardegna, Basilicata, Molise - tale rapporto è ben al di sotto di 12. "Contenimenti di spesa rilevanti sono possibili attraverso una razionalizzazione del servizio scolastico per plessi".

A Palazzo Chigi stanno infatti pensando di ridurre drasticamente i quasi 10 plessi scolastici con meno di 100 alunni. Il che significherebbe chiuderli e distribuire i relativi alunni alle classi della stessa scuola incrementandone il numero di alunni.

Un budget "unico" per le scuole. In questi ultimi anni, diverse scuole italiane hanno chiuso i bilanci in disavanzo perché il ministero non ha trasferito loro somme per spese obbligatorie, come le supplenze brevi e gli esami di stato. Secondo i sindacati, le istituzioni scolastiche sono in attesa di ricevere qualcosa come un miliardo e mezzo di euro, ma sarebbero anche tantissime le scuole che possono contare su una massa di denaro liquido non ancora impegnato.

Il ministero conta di istituire il "Fondo di funzionamento dell'autonomia" raggruppando in una unica voce tutti i finanziamenti ministeriali. "In tal modo, si potrà sperimentare un modello di finanziamento budgettario che tenga conto sia di indicatori di fabbisogno che della valutazione dei risultati". Le scuole potrebbero in futuro ricevere un budget determinato in base ai fabbisogni, ma anche alle performance dei propri alunni.

Riduzione dei costi di gestione delle scuole. Dal 2013/2014 il ministero conta di ridurre drasticamente la spesa (attualmente di 400 milioni di euro) per l'esternalizzazione dei servizi di pulizia. E attraverso l'acquisto di beni e servizi online, l'uso di energie rinnovabili e del Voip nelle scuole si dovrebbe determinare "una consistente riduzione della spesa a carico degli enti locali".

Revisione del sostegno. Il piano Giarda, sul sostegno, sembra abbracciare l'analisi fatta dalla Fondazione Agnelli qualche mese fa. "Nonostante la significativa crescita degli insegnanti di sostegno (che hanno superato le 100 mila unità) il servizio non appare soddisfacente", si legge nel documento provvisorio elaborato dal governo. L'idea sarebbe quella di formare tutti gli insegnanti anche sulla gestione dei soggetti portatori di handicap, presenti ormai in quasi tutte le classi.

A quel punto gli specialisti di sostegno possono anche essere utilizzati su posto comune o per altri scopi. Ma occorre fare attenzione. L'ultimo esempio di riconversione su posto comune è quello degli specialisti di Inglese alla primaria, che gli addetti ai lavori definiscono una specie di disastro. Per tagliare gli organici, sono stati spediti ad insegnare l'inglese ai bambini dell'elementare insegnanti ultracinquantenni con appena 50 ore di corso di formazione all'attivo

FONTE: http://www.repubblica.it/scuola/2012/05/09/news/spending_review_scuola-34743086/

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